Salvino Cavallaro – Com’è strana la vita con la sua fretta, con i suoi momenti che volano via inesorabili e non lasciano mai il respiro della riflessione. Eppure è l’essenza, quell’attimo in cui conosci una persona e avresti piacere di approfondire i suoi risvolti umani e professionali. Percorsi che s’intersecano tra passioni, sentimenti, emozioni capaci talora di riconciliarti con il mondo che spesso perde il significato della persona, della sua centralità, della sua creatività che sta al disopra di ogni cosa. E così capita di incontrare persone interessanti, sentire a pelle la qualità della propria passione e di quel senso di fare le cose a cui credi con naturalezza, e non avere il tempo materiale per approfondirne la conoscenza. Questo mi è successo con Rosetta Lo Vano, pittrice messinese di lungo corso che abita a Milazzo. A dire il vero mi era capitato qualche anno fa di vedere una parte delle sue opere affisse sulle pareti della sua casa. Attimi intensi, momenti sfuggenti che al contempo fanno emergere i brividi di una passione che significa sensibilità, creatività, arte. E allora, pur non essendo un vero e proprio cultore di quadri e di pittura, ti lasci attrarre piacevolmente dai colori, dalle forme, dalle figure e dalle espressioni che riflettono quei sentimenti che spesso partono da lontano e che raffigurano la propria terra d’origine, così legata a una cultura senza tempo. Poi più nulla. Con Rosetta Lo Vano ci siamo rivisti di sfuggita in alcuni incontri culturali e tutte le volte ci siamo riproposti di rivederci per approfondire la nostra conoscenza. Ma di lei so che è un’ottima pittrice, ammirata nelle sue personali e nei vari vernissage che esprimono tutto il suo talento e la sua grande creatività. Come dicevo pocanzi, Rosetta Lo Vano nasce a Messina ma ormai da diverso tempo abita a Milazzo. Ama l’arte in tutte le sue forme, tanto è vero che ha partecipato anche a recital di poesie, ma ciò che ama di più è la pittura, è immergersi nell’incanto dei suoi colori che sono sempre pennellate di significati profondi e mai di superficiali banalità. Una passione che nasce con lei e viene radicata nel suo essere, prima giovane ragazza e poi donna, sempre con la medesima intensità e la ricerca di nuove tecniche espressive, con l’ausilio degli oli che danno calore. E poi ci sono pure tanti bellissimi lavori fatti su legno che riflettono la sua frequentazione presso lo studio artistico del maestro pittore e scultore Simone Silipigni, autore delle porte in bronzo del Santuario Mariano del Tindari in provincia di Messina. Intanto consegue la maturità artistica, la qualifica di grafico pubblicitario e di mediatore culturale. Tutti attestati che danno il senso della preparazione culturale di un’artista interessante sotto il profilo della trasmissione di messaggi che emergono dalle sue intense pennellate. E non è un caso che Rosetta Lo Vano ha insegnato per diversi anni come Esperto Esterno in progetti scolastici negli Istituti Statali. Così, la sua vita artistica è trascorsa tra conferenze sull’Arte e partecipazione presso le Università di Enna, Roma, Catania e Palermo in collaborazione con l’ambasciata venezuelana con relatori universitari di diverse nazionalità. Ma la Lo Vano è anche artista di arredi lignei nell’architettura sacra milazzese ed ha partecipato a “Messina nell’Arte, da Antonello da Messina ad oggi” ed è ben inserita in Antologie e Biennali d’Arte. Insomma, un’artista a tuttotondo capace di interessarti e di incuriosirti per le sue varie sfaccettature artistiche, per questo è stata scelta da tanti poeti e scrittori ad illustrare i loro testi. Beh, posso dire di avere intuito la qualità della persona e dell’artista, pur non avendo approfondito a dovere la sua conoscenza. Per me, adesso, non ci sono più scuse.