Milazzo (ME); barcellonese arrestato dai Carabinieri con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e possesso ingiustificato di munizionamento per arma da fuoco


Prosegue senza sosta il quotidiano impegno dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo finalizzato a contrastare la commissione dei reati ed a garantire la sicurezza dei cittadini mamertini.

Nella giornata di ieri, i militari della Compagnia Carabinieri di Milazzo, coadiuvati dal personale del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi, hanno dato corso ad un articolato servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione ed al contrasto dei reati predatori e di quelli legati allo spaccio di sostanze stupefacenti non solo lungo le arterie principali del traffico veicolare ma anche in quelle parti del territorio poste ai margini del centro cittadino e nella periferia che possono diventare zone di coltura di attività di micro criminalità. In questa cornice si inserisce l’attività realizzata dai Carabinieri che hanno effettuato un’ispezione dell’area su cui insiste l’ex struttura alberghiera “La Silvanetta”, ormai disabitata ed in stato d’abbandono, divenuta, quindi, potenziale luogo di ritrovo per consumatori di sostanze stupefacenti. Nell’ambito dell’ispezione i militari hanno individuato nell’ala est della struttura, la presenza di un giovane barcellonese che aveva abusivamente occupato una delle stanze della struttura. Nel corso del controllo della stanza i militari, assistiti ed indirizzati dal fiuto del cane Auro, rinvenivano, abilmente occultati nel sottotetto: 500 gr. di sostanza stupefacente del tipo Marijuana; 5 gr. di sostanza stupefacente del tipo Cocaina; un bilancino di precisione; un kit per il confezionamento e la coltivazione della cannabis indica nonché 84 cartucce per fucile di vario calibro e pertanto arrestavano in flagranza di reato, Massimo PIRRI, cl. 1990, pluripregiudicato per reati di varia natura, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e possesso ingiustificato di munizionamento per arma da fuoco e, su disposizione dell’A.G. competente, lo hanno condotto presso il carcere di Barcellona Pozzo di Gotto in attesa di giudizio direttissimo.

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