Antonio Dovico – L’uomo non è l’automobile, ottima creazione dell’uomo, in perpetua evoluzione a cavallo di tre secoli.
Viceversa la creatura uomo, è frutto di un progetto super perfetto, grazie al quale non c’è nulla da aggiungere, e nulla da togliere. Le tonsille, il timo, l’appendice; di questa fino a qualche decennio addietro, non se ne conosceva la funzione, e si riteneva che fosse vestigia dell’evoluzione che aveva perso la funzione. Andando avanti con l’esperienza, si è scoperto che serve per proteggere l’ambiente interno dalle infezioni. La mente del Progettista doveva essere proprio divina, se nel progetto era prevista la più piccola delle necessità. All’automobile del progetto originale si aggiungono e si tolgono elementi e funzioni varie a volontà e all’infinito, e questo basti per inchinarci alla sapienza del Sommo architetto, che i credenti conosciamo sotto il nome di Dio.
Colpevolmente e per codardia, noi cristiani abbiamo taciuto quando cani arrabbiati abbaiavano per coprire la parola di Dio, per arrivare infine a farne dimenticare l’esistenza. Indebolita la fede, il politico cattolico p a p p a m o l l a, per galleggiare si è aggrappato all’ideologia comunista, ed è nato così il catto-comunista!
Quando la Chiesa non aveva ancora perduto la faccia, e in un occasione elettorale difendeva i principi cosiddetti non negoziabili, si desiderava il tacito sostegno di Romano Prodi, capo di un governo di centro sinistra. Per non rischiare di indebolire la reputazione, nonché la sua posizione politica, egli si professò cattolico adulto, come a voler significare che il cattolico fedele fosse un mente-catto! Disastro spirituale o intellettuale?
Ho introdotto all’inizio il progetto stupefacente sul quale è stato edificato l’uomo. Non per niente noi credenti crediamo che Dio ci ha voluti a sua immagine e somiglianza, e la cosa è resa credibile, alla luce delle strabilianti capacità con le quali l’uomo opera. Sappiamo tutti che la creatura uomo è costituita da due componenti fondamentali, una fisica che può essere conosciuta a fondo, come già evidenziato dagli studiosi, e l’altra spirituale. La carne, elemento comune a tutti i viventi, è mortale e soggetta a putrefazione. Questo agente naturale non guarda le attraenti fattezze del corpo che deve annientare: proprio non si commuove! Altro discorso per lo spirito che animava la carne. Sorge una domanda: Ma spirito e anima sono la stessa cosa? Sentiamo San Paolo (1 Ts 5,23) «Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo». Se spirito e anima non sono la stessa cosa, sono sicuramente affini, comunque E t e r n i, quindi da tenere nella massima considerazione. Ecco che la massima preoccupazione della Chiesa deve riguardare l’eternità. Invece la chiesa degli ultimi tempi, mostra di preoccuparsi di tutto , tranne della vita eterna. Gesù è personaggio da favola, oppure da storia strabiliante, iniziata 700 anni prima che nascesse? Rinnegarlo significa essere cristiani adulti “adulti? Brutta bestia l’ignoranza religiosa!
Antonio Dovico —- 17/ottobre/2019