La linea prudente del premier Conte


Sulla Fase 2 occorre andare cauti perché un recente rapporto del comitato tecnico scientifico – che non è segreto – è stato pubblicato dai giornali e sarà illustrato dal professor Brusaferro – stima che la riapertura simultanea di tutte le attività economiche, scuole e attività sociali dal 4 maggio, porterebbe a un aumento esponenziale incontrollato dei contagi e si saturerebbero le terapie intensive entro fine anno. Perciò, non possiamo permettere che gli sforzi compiuti siano vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento ondivago, come passare dalla politica del “chiudiamo tutto” al “riapriamo tutto”, rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi”. Come dargli torto al Presidente Giuseppe Conte che, al contrario di quello che pensavamo all’inizio del suo insediamento al Governo, sta guadagnando fiducia nell’ambito dell’Italia moderata e ragionevole. Sì, perché in questo lungo periodo in cui si sta combattendo la lotta al Covid 19, abbiamo sentito pareri che troppo spesso hanno dimenticato che la salute dei cittadini è da mettere sempre in primo piano. Già, “La salute prima d’ogni cosa”. Quante volte abbiamo sentito questa frase usata come specchietto delle allodole. Mai frase fu più ipocrita per farsi belli in politica e poi portare avanti polemiche atte a fare propaganda, discriminando attraverso il pregiudizio verso chi ha il Potere. Una mancanza di coerenza che sfocia sempre su basi illogiche, portate avanti in maniera pretestuosa. Il problema è che si sta perdendo di vista il fulcro del grave problema posto dalla pandemia, l’insistenza di un nemico invisibile per il quale si è fermato tutto il sistema produttivo del nostro Paese, mettendolo in ginocchio sotto l’aspetto economico a causa di una giustificata paura di contagio. E’ vero che dopo due mesi di lockdown c’è bisogno di ripresa, tuttavia, il significato della parola “ripresa” non può essere intesa come qualcosa di immediato, perché l’alto numero dei contagi e di morti ancora in essere ci dicono che il covid 19 è sempre pronto a mietere vittime. Certo, se vediamo l’aspetto della ripresa produttiva del nostro Paese dalla parte delle piccole, medie industrie, (e non solo), allora non possiamo fare altro che constatare gravi perdite economiche, tali da chiudere la propria attività e lasciare a casa i propri dipendenti e le loro famiglie. Ma quale sarebbe allora la strada giusta da seguire in questo terribile momento in cui il virus, pur avendo allentato i suoi attacchi (no in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna) prevede ancora un’intensa lunga fase epidemiologica? Noi riteniamo che la Fase 2 che inizierà il 4 maggio 2020 attraverso il Dcpm emanato dal presidente Conte, sia quantomeno ammirevole di logicità per la prudenza evidenziata in molti suoi punti, in cui si evince la coerenza di quel detto abusato: “La salute viene prima di ogni altra cosa”. E’ chiaro che salute preservata e ripresa dei settori lavorativi, che in qualche modo possano far ricominciare a rimettere in funzione il tessuto economico del nostro Paese, avrebbero bisogno di una situazione che in questo momento non c’è a causa del persistere della pandemia. In buona sostanza, crediamo che nessuno si diverta a limitare la libertà dei cittadini italiani, né, tanto meno, non capisca che il moderato riprendere le attività emanato dall’ultimo Dcpm, non aumenti la voragine economica che si sta accumulando pericolosamente. A nostro parere, questo Governo Conte sta facendo quello che può in una situazione di disastro epocale, del quale nessuno era preparato a fronteggiare. Tante sono le cose che sono state sbagliate per fretta, e tanti sono gli appunti che potremmo fare con critica costruttiva a questo governo, ma ci dissociamo da polemiche e pregiudizi politici che hanno l’interesse a non cooperare per il bene del Paese, ma per il proprio egoistico beneficio. Ci sarà tempo per chi non è d’accordo con l’attuale Governo e invogliarne la caduta. Ma adesso no! In questo momento sarebbe un dramma per tutti noi. E anche se è banale e forse utopico, vogliamo richiamare la coscienza di certi politici a essere da esempio nelle idee e negli atteggiamenti verso tutti noi italiani che stiamo cercando da due mesi (con fatica, soprattutto per chi vive chiuso in una casa da 40 mq con moglie e figli) di essere virtuosi e ligi nel rispettare le regole imposte dal Dcpm, ma soprattutto dal nostro cervello. Nessuno è perfetto, neanche chi sta all’opposizione.

Salvino Cavallaro

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