— Da Emanuele Morabito Riceviamo e pubblichiamo. —
Leggiamo con sommo piacere dalla stampa locale che quest’anno i
noccioli sono salvi, e che i ghiri non hanno attaccato le piante e che
quindi il 70% dei raccolto è salvo.
Secondo la ricostruzione riportata da alcuni organi di stampa i ghiri
non sarebbero riusciti a rompere il guscio dei noccioli in quanto
diventati troppo duri per loro. Permetteteci di esprimere qualche
dubbio e di fare una piccola riflessione, fino allo scorso anno
secondo i coltivatori di nocciole i ghiri erano i loro peggiori
nemici, andavano sterminati in quanto rosicchiavano con i loro denti
aguzzi i noccioli e distruggevano la quasi totalità dei raccolti.
Quindi quando saranno rese note le quantità raccolte nell’autunno del
2020 dovremmo avere un incremento massiccio del prodotto disponibile
quindi attendiamo dai produttori una scheda con la quantità di
noccioli immessi sul mercato.
Un altro aspetto che ci lascia qualche dubbio è proprio il prezzo dei
noccioli che venduti al dettaglio arrivano fino a 7 euro il kilo
(secondo il prezzo del sito https://www.ortodeltirreno.it/), un dato
che non contrasta quanto riportato lo scorso anno dal corriere della
sera secondo il quale un chilo di noccioli permetteva un ricavo di
circa 5 euro (https://nuvola.corriere.it/2019/02/06/i-noccioleti-abbandonati-in-sicilia-e-le-nocciole-acquistate-in-turchia/)
ma lo stesso articolo del maggiore quotidiano italiano, confermava già
lo scorso anno un dato che ci fa riflettere, si parla infatti del 70%
dei noccioleti abbandonati quindi incolti, dato questo che viene
confermato da Economy Sicilia, che si spinge piu in là parlando
dell’abbandono del 80% dei terreni una volta utilizzati per la
coltivazione dei noccioli nei Nebrodi
Ora oltre al miracolo positivo del salvataggio del raccolto dei
noccioli, ci piacerebbe conoscere i dati della superficie coltivata
negli ultimi anni, e dei finanziamenti arrivati che potrebbero, usiamo
il condizionale perchè non abbiamo i dati certi, aver permesso la
riattivazione di terre incolte, che magari negli scorsi anni erano
state abbandonate o nelle quali il raccolto non era stato fatto.
perchè se i dati ed i prezzi sono veri è stato l’abbandono dei terreni
e non certo la presenza dei ghiri a causare una riduzione stimata di
un incasso di 50 miliono di euro all’anno per un mancano raccolto
complessivo di 10.000 tonnellate di nocciole (dato ripreso sempre
nell’articolo del corriere su riportato). “appare evidente anche a un
bambino di quarta elementare che nonostante non vi siano ancora i dati
sulla produzione di noccioli del 2020 la storia dei ghiri non sta in
piedi- si legge in una nota dell’Associazione Italiana Animali ed
Ambiente- AIDAA che da sempre si batte per la difesa dei ghiri- ma la
vera questione è un altra: quanti ettari di terreno sono stati immessi
a coltivazione quest’anno rispetto agli anni scorsi se veramente la
produzione è aumentata del 70% e questi dati perchè non vengono resi
noti? noi un idea ce la siamo fatta ma prima di esprimerci vogliamo
vedere i numeri reali dei raccolti, degli ettari coltivati rispetto
allo scorso anno, lasciando il pace una volta per tutte i ghiri che si
volevano sterminare dando loro una responsabilità che non avevano
rispetto al calo della produzione dei noccioli, le cui cause vanno
cercate altrove”.