IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA BONAFEDE SCOSSO DALLA SFIDUCIA PARLAMENTARE (CAMERA E SENATO) NEI SUOI RIGUARDI – DRAMMATICI GIORNI PER LA NOSTRA REPUBBLICA


— Agenzia di Stampa Agim. —

 

Servizio a cura di Giuseppe Stella —  La relazione sulla situazione Giustizia del ministro  fa traballare il Governo già ampiamente claudicante per altre ragioni squisitamente politiche ed economiche (i conti infatti non tornano con gli stanziamenti vari CHE NON SI CAPISCE BENE A CHI ANDRANNO E DA CHI SARANNO GESTITI). —

 

Il test alla Camera di Mercoledì 27 gennaio (rinviato in queste ultime ore a giovedì dal ministro in questione) alimenta preoccupazioni e ansia nella maggioranza. I messaggi di Italia Viva (ma anche di tanti altri partiti) sono caduti nel vuoto e Conte rischia di andare a sbattere contro un muro di alterigia e di autosufficienza. L’attaccamento alla poltrona di questi neofiti della politica è semplicemente fuori di ogni regola democratica.

Nella stessa maggioranza le idee sono altamente divergenti e litigiose e non servono a calmare gli animi perché gli scontri e i veti sono continui e le supponenze si incrociano in ogni direzione. Come può un governo siffatto continuare a gestire un Paese nel bel mezzo delle crisi profondissime in cui siamo stati risucchiati riguardo alla pandemia e in particolare all’economia che rappresenta un altro virus tutt’altro che trascurabile??? Dovrebbero dircelo i protagonisti di questa pantomima che cercano responsabili a tutta forza ma non riescono a trovarli, proprio per la protervia che ostentano ad ogni piè sospinto.

La Camera dovrà esprimere dunque il suo voto, mentre per la votazione al Senato non si sa se si terrà lo stesso giorno o se si faranno altri rinvii. E mentre i politici discutono il malato Italia muore. Altro che voler bene al Paese, lo stanno meschinamente massacrando.

Italia Viva voterà contro la relazione del ministro se non cambierà idea, ciò che ha annunciato Matteo Renzi in guerra con Conte che in molte cose non cede e non fa passi indietro.

L’esecutivo di Conte è stato ancora una volta messo in ginocchio da Renzi e la sua pattuglia.

Ma tanti altri non voteranno la relazione di Bonafede, inviso perché di foggia giustizialista con gli altri che invece protendono per il garantismo (che gli italiani si aspettano in un Paese democratico e libero come il nostro).

Il Governo dunque avrebbe le ore contate? Sembrerebbe proprio di sì. Ma Mattarella deciderà dopo aver assistito alla bufera parlamenatare di questi giorni. 

Dal centrodestra arrivano anche urla di battaglia e soprattutto da quel lato potrebbe arrivare il colpo fatale. 

Il governo non ha più tempo per reclutare i ‘costruttori’ e la bomba ad orologeria rischia di esplodere la prossima settimana“.

I numeri, infatti, parlano da soli. Se i senatori di Italia Viva voteranno in blocco per il no, l’opposizione potrebbe  raggiungere quota 156.  Ma i numeri potrebbero scendere a 154-155 mentre l’opposizione arriverebbe a 157-158.

Ma come si fa in una situazione simile a governare un Paese come il nostro quando in ballo c’è la tutela della salute di un popolo e la gestione di ben 122 miliardi che non può essere affidata solo a una parte politica mentre in Italia la maggioranza reale in atto è rappresentata dalla coalizione di centro-destra?

Non solo: di governo di unità nazionale Conte e i suoi non vogliono sentir neppure parlare. Perché? Subito detto. Ciò comporterebbe il cedere almeno dieci ministri ai responsabili + vari altri incarichi di sottogoverno. E nessuno di loro (Conte e grillini in particolare) è disposto a cedere le loro poltrone alle quale sono fortemente attaccati. Altro che fare il bene del Paese!

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