— Mario Biondi —
“In questo titolo ho trovato una grande sincronia tra l’inglese e l’italiano. Nel dare si osa tanto, perché non sai se quello che stai dando è quello che si aspetta di ricevere l’altra persona”. A parlare è Mario Biondi, la voce che entra nell’anima. Con “Dare”, l’artista unisce il suo inconfondibile stile dei suoi esordi, là dove jazz e soul si intersecano al funk, disco, pop e anche rock. Sedici tracce che si completano tra inediti, cover, remix e poi due pezzi in cui Mario Biondi torna a cantare in italiano. Ad accompagnarlo in questo interessante progetto si sono uniti Dodi Battaglia, Il Volo, la band londinese degli Incognito, la musicista tedesca Olivia Trummer, i The Highfive Quintet di Fabrizio Bosso e la sua attuale band che da anni lo accompagna in tutto il mondo. Dicevamo che con “Dare” Mario Biondi fa ritorno al canto in italiano con due pezzi, “Crederò” e con “Simili” un brano ripescato dagli anni novanta cui il cantante catanese è molto legato per avere scritto il testo. Al riguardo con le altre numerose collaborazioni presenti nell’album, il cantante dichiara: “Non credo che la musica debba essere necessariamente etichettata con un genere. Ogni volta che ti incontri con un artista capisci da vicino il suo linguaggio. Per esempio stare sul palco con Pino Daniele, sentirlo incastrare voce e armonia è incredibile”. E in questo interessante album c’è anche la reinterpretazione di alcuni capolavori della musica mondiale come “Strangers in the Night” lontano dalle sue origini. Dunque, questa ultima fatica musicale è un bellissimo omaggio che Mario Biondi regala ai suoi numerosi fan, in occasione del suo 50esimo anno di età. Un mezzo secolo di vita personale che condivide con i suoi nove figli avuti da tre donne diverse. “Dare” è anche tutto questo.
Salvino Cavallaro