IL NUOVO: UN’ECONOMIA BRAMOSA E MALATA?


 — Gigino Adriano Pellegrini (autore dell’articolo) —

 

Il filosofo Noam Chomsky pensa che l’unico modo per l’umanità di riprendersi dal COVID-19 sia quello di immaginare un mondo diverso. Il piccolo grande problema, cosa che forse Chomsky non ha avuto il tempo e i modi di valutare è la schiavitù moderna con una faccia molto diversa da quella del nostro immaginario, nelle piantagioni di cotone in America. Oggi i padroni della Terra non pretendono di possedere altre persone. Anzi, stanno cercando di liberarsene perché non più tanto necessari. I nuovi rais, saranno un migliaio, fanno parte di un club molto esclusivo e non si preoccupano di essere eletti democraticamente nei rispettivi Paesi. Ciononostante, questo gruppetto di persone decidono i destini di intere nazioni; manipolano i grandi mercati finanziari e “piazzano” i loro uomini nei posti di comando di vari governi occidentali. Fra questi l’Italia che in questi ultimi cinque sei anni ne ha avuti tre.  Carlo Azelio Ciampi, Mario Monti e adesso si appresta a fare il presidente del consiglio, Mario Draghi. Tutti e tre provengono dalla Goldman Sachs. Si tratta di una delle banche d’affari più grandi del mondo. Opera a livello globale in cinque aree principali di attività: investment banking, capital markets, investing and lending, asset management e research. L’opinione pubblica italiana, invece di infuriarsi, sembra accettare tutto questo come la manna dal cielo. Gli italiani vedono che le banche – le prime responsabili della crisi – la fanno franca, mentre la disoccupazione è vicina al 25 per cento e fra poco cesserà il periodo durante il quale non si poteva licenziare i lavoratori. Subito dopo il mandato a Mario Draghi da parte di Sergio Mattarella, è riapparso su Facebook un post della fine di agosto del 2020 del giornalista Francesco Amodeo in cui annunciava che, entro fine dicembre, Matteo Renzi avrebbe indotto una crisi di Governo e Mattarella avrebbe poi chiamato Draghi per un esecutivo tecnico, evitando le urne. Il post era anche un appello agli italiani, in cui chiedeva aiuto per denunciare quello che, a suo avviso, era un destino ineludibile per l’Italia ed aggiungeva che per realizzarlo si sarebbe approfittato di un forte stato di shock economico, politico e sociale dell’Italia. Ovviamente Amodeo non poteva sapere della pandemia ma sapeva che avrebbero agito avvalendosi della strategia della shock economy perché era da sempre il loro copione.  

Molti politici che in Italia sembrano appartenere a schieramenti opposti appartengono in realtà alle stesse lobby ed il meccanismo di queste organizzazioni è lo stesso che prevale dell’Unione Europea, ossia quello che dice che il governo italiano deve fare gli interessi dell’Europa in Italia e non gli interessi dell’Italia in Europa. La chiave si chiama Matteo Renzi che, prima nelle file del PD si è staccato formando un gruppo a sé (IV) e con questo ha fatto saltare il governo Conte , spalancando le porte a Draghi. “Un evento che ad occhio nudo può sembrare insolito come insolito può sembrare il fatto che Mattarella abbia aperto le porte del Quirinale alla Commissione Trilaterale, organizzazione in passato molto vicina a Mario Draghi che nell’ultima convention, proprio a Roma, ha invitato praticamente tutti i renziani. A quel punto si è capito perché Renzi fu l’unico politico italiano chiamato al Bilderberg, il “think tank dei poteri forti, nel 2019.” La grande vittoria del migliaio di potenti è esser riusciti ad innescare la marcia d’avvio; la direzione è quella imposta da un paradigma economico che è una variante neoliberista dato che poi sono gli Stati a pagare le conseguenze delle turbolenze finanziarie innescate dalla crescente brama di potere e ricchezza di questi individui.

 

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La grande vittoria dei 1000 è esser riusciti ad innescare una sorta di pilota automatico; la direzione è quella imposta da un paradigma economico che è una mutazione neoliberista dato che poi sono gli Stati a pagare le conseguenze delle turbolenze finanziarie innescate dalla crescete brama di potere e ricchezza di questi individui.

 

 

 

la protezione dei potenti è sempre stata selettiva. Nessuno pensa di fare qualcosa per fermare la più grande catastrofe in atto nel continente africano, e forse nel mondo: il sanguinoso conflitto nella Repubblica Democratica del Congo. E neanche per impedire che tante persone muoiano di fame nei paesi più poveri.

In questi e in tanti altri casi la selettività segue la legge di Tucidide. Ma le leggi che governano gli affari internazionali non sono immutabili e nel corso degli anni sono diventate meno rigide grazie alla pressione dei movimenti popolari. Per cambiare queste regole e renderle più giuste, la responsabilità di proteggere potrebbe essere uno strumento prezioso come la Dichiarazione universale dei diritti umani.

Anche se alcuni stati non l’hanno adottata, resta comunque un ideale a cui gli attivisti possono richiamarsi nelle loro iniziative. L’r2p potrebbe avere la stessa funzione. Se ci si impegnasse ad applicarla davvero, come purtroppo non sembra che i potenti stiano facendo, potrebbe rivelarsi molto utile.

 

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