Antonio Dovico – Negare una realtà in atto è da sciocchi, cercare di presentarla nelle sue proprie condizioni è un dovere. C’è una grave pandemia in corso ed è d’obbligo fronteggiarla. Su chi, su quale istituzione cade l’obbligo dell’impegno? Disquisizioni che fanno perdere tempo. Sappiamo bene che in Italia, sin dall’inizio, le mani in pasta le ha avute il governo. Il governo che più dilettante di com’è non potrebbe essere, perché privo di parlamentari maturi e di provata esperienza; pazienza se interessati alla propria fortuna, più che a quella della Patria (parola arcaica, la ricordo io perché nacqui nell’anno XVI), ancora pazienza se “mangio io e mangi pure tu”, anche se zoppicando si può andare avanti. Ma al problema di base bisogna aggiungere la complessa e inedita situazione della pestilenza che ha messo in ginocchio il mondo intero. Si spera, si promette, si studiano soluzioni per fermare la pandemia, soprattutto si spera nel vaccino dei miracoli. intanto i miracoli economici ci sono già, per il pianeta farmaceutico però; affari d’oro e non “una tantum”, ma in perpetuo, perché l’effetto è a scadenza e i vaccini si devono ripetere ogni 8 mesi circa (ancora non si sa bene). Ma almeno il beneficio c’è? Ancora non abbiamo certezze, dobbiamo aspettare per saperlo. E sperando che funzioni, la rivaccinazione sarà a spese dello Stato o del paziente? Cambia poco, uno Stato con un debito da brividi, se paga il vaccino non può pagare la pillola della pressione, o qualche altro farmaco salvavita. Ci siamo: è in gioco la vita! Fiammella preziosa, nonostante eccentrici materialisti danarosi pagano per spegnerla.
Vaccino e lockdown, sono parole di moda, ma il vaccino costa miliardi e con il lockdown che ferma le aziende, il denaro pioverà dal cielo? No, dal cielo sta piovendo l’ira di Dio, incontenibile, a causa delle sfide sfrontate che ha sopportato da quando la “rivoluzione culturale” gli ha dato il ben servito, come si usa fare con un vecchio domestico che non serve più. Con l’aria che ha cambiato direzione, il Bene si chiama male e il Male bene, in barba ad Isaia Profeta.
E che dire dell’aborto legalizzato, del figlio in provetta, dell’utero in affitto, dell’eutanasia, dei trapianti d’organo, che tanti dubbi legittimi suscitano? Insomma, non ci sono tutti i motivi per chiamare la pandemia pandemonio? Solo schiere di demoni uniti possono scatenare il terrore che offusca la ragione, gli affetti e tutto quanto serve nei rapporti umani. Per mettere in ginocchio i diavoli, nella chiesa fedele c’erano gli esorcisti. I più bravi, quando riuscivano a vincere il diavolo, questi non poteva più mentire, e rispondeva alle domande. Cito la più attinente alla circostanza in atto. L’esorcista vittorioso chiese al diavolo sconfitto: qual è tra le invenzioni moderne, quella che più piace a te e ai tuoi simili? La televisione, la televisione, rispose col suo sorriso diabolico.
Chiacchiere per ingenui? No, la paura che paralizza l’Italia, sede del cristianesimo mondiale, è la prova della pistola fumante. — Altri dettagli mi riprometto di fornirli in un prossimo articolo.
Antonio Dovico -22 aprile 2021