Come già annunciato da qualche settimana dall’Associazione Culturale Teseo di Milazzo presieduta dal Dott. Attilio Andriolo, domenica 25 luglio si è si è svolta a Milazzo la presentazione del romanzo pubblicato da Armenio Editore, “La laguna taceva” dell’autrice Graziella Lo Vano. Diciamo subito che nonostante il torrido pomeriggio milazzese avvolto da una calura insopportabile, la stupenda Villa Vaccarino si è riempita di numerose personalità e tanti attenti lettori i quali, attraverso la loro partecipazione attiva, hanno dato un significativo messaggio di interesse all’evento culturale. Rilevante la presenza del comandante della Capitaneria di Porto di Milazzo Massimiliano Mezzani che con il suo intervento ha saputo dare un tocco di riflessione in più sull’etica professionale e sull’umanità dell’Ammiraglio Luigi Rizzo. Già, l’umano di Luigi Rizzo che è stato lungamente messo in luce durante tutto il pomeriggio letterario dalla scrittrice Graziella Lo Vano, la quale intervistata sul significato del suo romanzo e su com’è nata l’idea di scrivere la sua opera sollecitata dal suo incontro con Mina, la figlia primogenita di Luigi Rizzo, ha dato diversi spunti di valutazione culturale capaci anche di allargare l’informazione del suo romanzo anche a carattere giornalistico. L’opera, corredata anche da diverse fotografie raffiguranti la famiglia Rizzo e Marinaz che danno l’avvio alla storia d’amore tra Luigi Rizzo e Giuseppina Marinaz, ci presenta uno studente modello, un ragazzo generoso, un uomo innamorato e un militare equilibrato con grande senso del dovere e del rispetto. Ma la bellezza di questo romanzo, a parer nostro, sta proprio nel raccontare la vita privata dell’Ammiraglio Rizzo. Un aspetto poco conosciuto che stuzzica sicuramente la curiosità del lettore, ancorato com’è alla lontana impresa di Premuda che diede una svolta positiva verso la fine vittoriosa del primo conflitto mondiale. Storia, momenti bellici e tanto altro che s’intersecano sullo sfondo di una storia d’amore tra Giuseppina Marinaz e Luigi Rizzo che attrae fino all’ultima pagina di questo romanzo tutto da leggere, scritto in maniera armoniosa da Graziella Lo Vano. Bella l’idea della stessa scrittrice di fare proiettare nell’ambito della presentazione del libro, alcune immagini relative ai conflitti bellici dell’epoca. Un tocco di classe in più che sullo sfondo della Villa Vaccarino vestita a festa per l’occasione, ha fatto da cornice a un pomeriggio letterario sicuramente da ricordare.
Salvino Cavallaro