SPOLETO: OSCAD – SEMINARIO DI FORMAZIONE PER FORMATORI IN MATERIA DI CRIMINI D’ODIO


Nel mese di gennaio si sono tenuti a Spoleto, presso l’Istituto per Sovrintendenti della Polizia di Stato, due cicli seminariali per formatori, organizzati dall’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori (OSCAD) della Direzione Centrale della Polizia Criminale con l’obiettivo di formare, quali formatori in materia di prevenzione e contrasto dei reati di matrice discriminatoria (“hate crimes” o crimini d’odio), funzionari in servizio presso tutte le scuole della Polizia di Stato.

Il programma ha previsto – oltre ad approfondimenti di carattere eminentemente tecnico/operativo sulla normativa di settore con trattazione di casi pratici e sentenze di interesse e corretto approccio con le vittime vulnerabili – un focus specifico sui seguenti temi: “stereotipi, pregiudizi e discriminazione”; “i diritti umani”; “la profilazione etnico-razziale nell’attività di polizia”; “le persone LGBTI e le attività di polizia”. Le sessioni formative sono state curate da personale dell’OSCAD, funzionari della Polizia di Stato con particolare esperienza operativa, esperti del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Amnesty International – Italia, della ONG “COSPE” (“Cooperazione allo sviluppo dei paesi emergenti”), specializzata nelle tematiche dell’antidiscriminazione di matrice razziale) e di “Rete Lenford”, associazione di avvocati e giuristi esperti nei diritti delle persone LGBTI.

L’attività si inserisce nel solco delle iniziative che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza sta promuovendo da diversi anni, con sempre maggior intensità, in favore del personale di tutte le qualifiche, sui temi del contrasto ai crimini d’odio e, più in generale, di ogni tipo discriminazione.

La Polizia di Stato, quindi, da oggi dispone, presso tutti gli istituti di istruzione, di personale docente specificamente formato che, con il costante supporto garantito dagli esperti dell’OSCAD, potrà diffondere “a cascata” e in modo sempre più capillare – a tutti gli allievi provenienti dalla “vita civile” ed ai frequentatori di corsi per l’avanzamento in carriera – le nozioni teoriche ed i contenuti pratici appresi, con l’obiettivo di realizzare quella fusione tra “sapere”, “saper fare” e “saper essere” che costituisce il fine ideale di una attività formativa su tematiche così delicate e complesse.

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