Mai dimenticarlo
Antonio Dovico – Nel corso della nostra vita capita di trovarci in presenza di comportamenti umani equivoci, che generano discordia tra gli osservatori interessati. I campi più delicati nei quali è necessario accurato discernimento per venirne a capo, sono tanti e di diversa importanza, ma in cima a tutti c’è quello religioso. Enunciato questo tema, emerge subito la necessità di discernere, perché se le religioni sono tante, una sola è quella vera, quella che Gesù Cristo – Dio incarnato -, ha fondato.
Fede a parte, è la perfezione e l’inimitabilità delle cose e degli esseri creati, che ci fornisce la cartina tornasole per orientarci. La luce, l’acqua, il fuoco, per le cose, e noi medesimi, ossia il massimo, per gli esseri viventi. Tra miliardi di spunti, restringo questo campo ad una sola considerazione: la “ casa” a chiocciola della lumaca. Se si osserva il guscio vuoto, si rimane stupiti della sua bellezza. In essa si fondono ingegnosità tecnico-artistica e armonia dei colori, ovvero, mirabile capolavoro. Ma non basta, l’uomo che va superbo per le sue capacità intellettive, come si spiega l’incomparabile privilegio di un essere vivente che ovunque vada ci arriva senza uscire mai di casa? Stupefacente!
Ma, abbiamo detto tutto, non c’è ancora almeno un altro enigma da chiarire, sulla lumaca? C’è, ma chi può rispondere? L’uomo nasce piccolo, e quando cresce, sviluppando in sé la capacità di costruire, provvede a farsi la casa. La lumaca, ancor prima di venire all’esistenza, ha già pronto un progetto che tutti gli ingegneri del mondo, pur sommando il loro sapere, non potrebbero realizzare. Affermazione assurda la mia? Realtà che urla, per verità. La lumaca e la casa sono concepite insieme, e insieme crescono. L’uomo tronfio di superbia per la sua grandezza, si fermi a riflettere, e si cosparga il capo di cenere. Alla sommità di tutte le scienze umane c’è l’Onniscienza divina, l’Onnipotenza, la Sapienza e tutto quanto attiene alla divinità unica.
In questo caso siamo nel campo sovrannaturale, ossia nella Trascendenza, che è sinonimo di Dio.
Tutto quanto cade sotto la nostra osservazione, che non può essere concepito, tantomeno realizzato dall’uomo, ci obbliga ad alzare gli occhi al Cielo e riconoscere che lassù Qualcuno ci deve essere davvero. Onnipotente, naturalmente. Avversato, calunniato, ignorato in virtù dell’invidia del suo potente avversario, ma l’ultima stoccata – mortale — toccherà all’ Onnipotente.
Ci sarà da ridere (o da piangere?) quando finalmente si capirà di essere stati turlupinati dai seguaci del cornuto, con la storia dell’uomo discendente dalla scimmia! Che scimmioni quelli che ci credono.
14/09/2018