— Daniele Franco, Ministro delle Finanze —
Oggi la Ragioneria Generale dello Stato si configura come un complesso organico, fortemente integrato e al contempo incardinato in tutte le articolazioni dell’amministrazione statale. Si compone, infatti, di un corpo centrale della Ragioneria – con sede a Roma in Via XX Settembre, 97 – ordinato in 10 direzioni generali (9 Ispettorati generali e il Servizio Studi Dipartimentale), 14 Uffici Centrali del Bilancio (UCB) presso le amministrazioni dei ministeri (con portafoglio) e 103 Ragionerie Territoriali dello Stato (RTS) diffuse su tutto il territorio nazionale. Sotto l’aspetto strutturale, la Ragioneria Generale dello Stato rappresenta il II Dipartimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Sono di sua competenza la predisposizione dello schema di bilancio di previsione annuale, con i relativi provvedimenti di assestamento e variazione, del bilancio pluriennale dello Stato, del disegno di legge finanziaria e dei provvedimenti ad essa collegati. Provvede inoltre agli adempimenti di tesoreria ed alla verifica dei relativi andamenti e flussi di cassa, assicurandone il raccordo operativo con gli adempimenti in materia di copertura del fabbisogno finanziario. Inoltre, essa è chiamata ad intervenire – in sede di esame preventivo – su ogni disegno di legge o atto del Governo che possa avere ripercussione diretta o indiretta sulla gestione economico – finanziaria dello Stato e ad assicurare l’uniforme interpretazione ed applicazione delle norme contabili; Rgs, infatti, è tenuta alla verifica della quantificazione degli oneri derivanti dai provvedimenti e dalle innovazioni normative ed al monitoraggio della spesa pubblica, coordinandone e verificandone gli andamenti e svolgendo i controlli previsti dall’ordinamento, ivi comprese le funzioni ispettive ed i controlli di regolarità amministrativa e contabile effettuati, ai sensi della normativa vigente, dagli Uffici centrali del bilancio costituiti presso i Ministeri e dalle Ragionerie territoriali dello Stato e le funzioni di controllo anche sulla gestione finanziaria degli enti pubblici.
L’attività della Ragioneria si svolge anche in campo internazionale, in particolare nell’ambito dei rapporti finanziari con l’Unione Europea che negli ultimi anni si sono sviluppati e sono diventati più complessi. In generale, la RGS partecipa al processo di formazione, esecuzione e certificazione del bilancio dell’Ue, in particolare quantificando gli oneri a carico della finanza nazionale, gestisce e monitora i flussi finanziari con l’Unione europea, in particolare il Fondo di rotazione. Tra le principali operazioni c’è la gestione del processo di acquisizione delle risorse comunitarie destinate all’Italia e il trasferimento dei fondi europei alle Amministrazioni pubbliche e private.
A questi ambiti di competenza, si aggiunge anche quello di proposta di iniziative di innovazione normativa nel settore economico-finanziario.
Alla guida della Ragioneria Generale dello Stato è preposto il Ragioniere Generale dello Stato che viene nominato dal Governo su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze. Il Ragioniere Generale dello Stato è la figura che assicura l’unità di indirizzo e il coordinamento delle attività della Ragioneria Generale e del sistema delle Ragionerie da essa dipendenti. Egli ha inoltre la personale responsabilità per l’esattezza e la prontezza delle registrazioni contabili e per l’efficace servizio del riscontro contabile su tutta l’amministrazione dello Stato. Ha anche funzioni consultive per il Ministro dell’Economia e delle Finanze relativamente alla predisposizione di provvedimenti in materia di contabilità.