La Società Geologica Italiana, la più antica nelle geoscienze, fondata nel 1881, interviene sulle alluvioni e dissesto di questi giorni.


“Per affrontare le sfide ambientali del XXI secolo l’Italia ha urgentemente bisogno di una Cartografia Geologica moderna. La sicurezza della nostra popolazione da catastrofi naturali e indotte dall’uomo, la protezione del nostro straordinario patrimonio artistico e ambientale, e la necessità di risorse per un armonioso sviluppo economico necessario ad affrontare le sfide del XXI secolo, in un Paese geologicamente complesso e fragile come l’Italia, richiedono una profonda e sempre aggiornata conoscenza del suo territorio e del suo sottosuolo. Questa conoscenza è fornita da una cartografia geologica moderna, indispensabile per ogni tipo di pianificazione territoriale. Il nostro Paese ha intrapreso da circa 35 anni, con il progetto CARG, il processo virtuoso di ammodernamento della cartografia geologica che precedentemente si basava su conoscenze che risalivano spesso ai primi decenni del XX secolo. Questo processo ha avuto periodi di veloce avanzamento, ma anche di stasi, dovuta a una lunga sospensione dei finanziamenti negli anni 2004-2020. Il progetto CARG copre oggi circa il 55% del territorio nazionale (281 fogli in scala 1:50.000 realizzati e 96 in fase di realizzazione su complessivi 636 fogli). Per quasi metà del nostro Paese ci sono conoscenze che risalgono, nella migliore delle ipotesi, ad oltre 50 anni fa”. Lo ha affermato Rodolfo Carosi, Presidente della Società Geologica Italiana, docente universitario di Torino.  

“Data la gravità della crisi ambientale in atto, le esigenze energetiche e di risorse del nostro Paese, il costo per il completamento del Progetto CARG (circa 20 Milioni di euro l’anno) risulterebbe irrisorio rispetto agli enormi benefici per la cittadinanza e il territorio, specie se confrontato alle spese necessarie per interventi post-calamità (la sola alluvione dell’Emilia-Romagna del 2023, oltre alle inestimabili perdite di vite umane, ha provocato danni stimati in 10 miliardi di euro). Purtroppo, dopo un solo anno siamo ancora daccapo.

La Società Geologica Italiana, rammaricata per la ciclicità ormai troppo frequente con la quale le popolazioni debbono subire i danni da catastrofi naturali che diventano sempre più frquenti, è ben conscia dell’importanza di possedere una cartografia geologica moderna e sempre aggiornata. Grazie alla collaborazione di illuminati esponenti politici a livello nazionale – ha concluso Carosi –  si è attivata per promuovere un finanziamento pubblico permanente che consenta il completamento del Progetto CARG, la produzione di ulteriori ed indispensabili carte tematiche (es.: carte idrogeologiche, geomorfologiche, di pericolosità, minerarie, ecc.), fondamentali per gli aspetti pratici nella gestione del territorio, e il loro continuo aggiornamento. E’da rilevare che il territorio del nostro Paese è quasi totalmente privo di carte tematiche. Molto dipenderà dalle scelte che la politica farà nella prossima Legge di Bilancio, che attualmente non prevede finanziamenti per il progetto CARG”.

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